L’opera riflette sua diffusione della chirurgia estetica e si interroga sulla natura dell’impulso che conduce le persone a farne uso.
Salomè compie la volontà della madre, chiedendo al re la testa del Battista su un piatto d’argento. Che sia per non sporcarsi le mani o perché il macabro cranio le fa orrore, il piatto è l’oggetto distintivo di Salomè.
Struttura in legno massello di rovere ed intarsi realizzati con piallacci Tabu wood naturali e tinti in diverse gradazioni di colori di frassino, tay, bolivar, radica di madrona, radica di noce, bois de rose, palissandro, eucalyptus, platano e tanganika.
Tipologia:
Pannello
Dimensioni:
cm 110 X 150 h
Data:
2021
Designer :
Noemi Verdoliva
Realizzazione in collaborazione con:
Maestro Frantumi Aniello Smilzo
Con la stessa modalità, l’incessante produzione egoica e volubile della nostra mente chiede al nostro sé di snaturarsi e la risposta remissiva pone su quel piatto l’individuo stesso.
Le nuove forme colorate, dal segno chirurgico concentrico e dilatante, si inseriscono e si sovrappongono all’intreccio armonico delle linee che definiscono i naturali fasci muscolari (anatomici) del volto.
Sullo sfondo si intravede l’ombra della donna che danza: è Salomè, rimando a quella parte della personalità influenzabile, fragile ed insicura.